Termini Chiave della Terapia IFS - Glossario e vocabolario
In questo articolo vi presento i termini usati nella letteratura dell’IFS. Per ogni termine, fornirò la parola inglese, il suo significato ed una possibile traduzione in italiano, che a volte non “rende” nella nostra lingua e, pertanto, ci sarebbe bisogno di una discussione più dettagliata da parte della comunità.
Termini base della terapia IFS
Part/Parte
Questo è il concetto più usato sia nella letteratura IFS che nei discorsi tra professionisti, e tra terapisti e clienti/pazienti. Una parte, secondo il Richard Schwartz (il fondatore del metodo IFS) è una vera e propria entità a se stante, che può avere idee, bisogni, emozioni ed opinioni che hanno una loro stabilità nel tempo e possono, pertanto, essere riconosciute come una struttura stabile. Questa idea è espressa molto chiaramente da Richard Shwartz nel suo audio-corso “Greater than the sum or our Parts”.
Le parti non sono solo strutture psichiche in IFS, ma hanno capacità che vanno oltre a quello che noi possiamo compiere con la forza di volontà. Se le Parti lo ritengono necessario, possono infatti alterare la fisiologia del nostro corpo e possono avere e dare sensazioni corporee che vanno dalla tensione muscolare, alla secrezione di ormoni, al funzionamento di organi, ecc.
Frank Anderson, nel suo recente libro intitolato “Transcending Trauma”, dà esempi di come le parti non solo abbiano capacità di influenzare la nostra fisiologia, ma siano anche in grado di rivelare il ruolo che loro ricoprono in determinate patologie. Per esempio, una parte può rivelare di aver contribuito ad una depressione ed in che modo lo abbia fatto. La parte può anche indicare se ci siano altri fattori che contribuiscono alla depressione e che sono, per esempio, delle caratteristiche puramente fisiologiche e non psicologiche.
Protectors/Protettori
I protettori sono una categoria particolare di parti che hanno dei ruoli precisi nel sistema della persona. Nonostante vengano chiamati protettori, questo nome si riferisce a tutte le parti che hanno un ruolo “esecutivo” nella gestione del nostro sistema. I protettori sono, pertanto, quelle parti di noi che si occupano di svolgere determinati ruoli. Dal nutrirsi al riprodursi, dallo studio al divertimento, sono le parti protettrici che compiono le azioni giornaliere che ci permettono di vivere.
Mentre si fa terapia, i protettori hanno lo scopo di proteggere il sistema da vari pericoli. I protettori di solito hanno
Un ruolo protettivo ben preciso
Delle paure collegate ai pericoli da cui ci difendono
Interazioni con altre parti del sistema
Ogni volta che ci si interfaccia con un protettore, è necessario comprendere i tre punti elencati sopra. In IFS, si distinguono due categorie principali di protettori: manager e firefighters.
Manager/Manager (protettore preventivo)
Questi sono protettori con ruolo preventivo. Queste parti, quando le si conosce, rivelano che il loro ruolo è quello di prevenire rischi per il sistema. I manager fanno di tutto per evita il ripetersi di eventi avversi e, soprattutto, quelli traumatici. Essi sono in azione sempre perché, appunto, sono presenti anche quando il pericolo non sussiste.
Firefighter / Soccorritore (protettore reattivo)
La traduzione letterale di “Firefighter” sarebbe “Vigile del fuoco” e credo che il nome “soccorritore” sia più elegante in italiano. Questi protettori, a differenza dei manager, si attivano solo quando si è in mezzo al pericolo (vero o percepito). La presenza di un soccorritore implica che qualcosa si è allarmato dentro di noi e che ci sia bisogno di una soluzione veloce ed efficace per minimizzare i danni.
Exile / Esule
I protettori esistono per due motivi principali: per interagire con il mondo esterno e per proteggere le parti più fragili del nostro sistema. Queste parti sono di solito giovani, traumatizzare e sono degli esuli. Il nostro sistema ha deciso che, per sopravvivere, è necessario esiliare quelle parti più vulnerabili di noi agli estremi della nostra psiche in modo da poter vivere senza essere inondati da forti dolori ed ansie.
Quando un esule viene attivato da eventi esterni o interni, le parti soccorritrici accorrono e, quando la crisi è superata, le parti manager creano strategie per evitare ulteriori problemi con la parte esiliata. Queste parti sono di solito giovani, sono bloccate in un certo periodo della vita e non hanno un ruolo ben definito nel presente. Sono parti che provano sensazioni e, generalmente, governano le nostre relazioni intime e le nostre vulnerabilità, i nostri sogni nel cassetto e le parti più innocenti e giocose di noi.
System/Sistema
In IFS, usiamo il termine Sistema per riferirci alla totalità di una persona: tutte le sue parti ed il Self.
Self / Self (o Sé)
Il Self è uno dei costrutti primari della terapia IFS. La traduzione letterale del Self sarebbe il Sé. Lo stesso fondatore, Richard Schwartz, scrive di non aver trovato un nome migliore per questo concetto, che, tra l’altro, non è poi così originale in quanto molte tradizioni spirituali fanno riferimento ad uno stato del genere.
Visto che la parola “Sé” è utilizzata ampiamente, è preferibile mantenere il termine “Self” anche in italiano, così almeno si sa che ci si riferisce al mondo della terapia IFS.
Multiplicity of Mind / Molteplicità della Mente
Anche questo è una delle assunzioni fondamentali della terapia IFS: non siamo un blocco unico, non abbiamo un pensiero alla volta, non proviamo un’emozione alla volta e, quindi, abbiamo una moltitudine di menti. La mente ed il nostro intero sistema, può quindi essere considerato come un’insieme di parti che interagiscono tra di loro.
L’idea di sistemi che interagiscono non è una novità per chiunque abbia studiato il corpo umano, che è sostenuto dall’interazione continua di vari sistemi o apparati (digerente, circolatorio, riproduttivo, endocrino, ecc.). Ogni sistema ha delle sue funzioni e dei suoi elementi che lo compongono e sono tutti interconnessi. Lo stesso vale per le parti.
Blending, unblending / fusione, scissione
Questa è una di quelle parole che rende bene in inglese, ma che in italiano ha una controparte che fa sembrare che si parli di un processo di scissione dell’atomo… Quando si parla di “blend”, vengono in mente le descrizioni di bevande pregiate tipo caffè o tè come “un blend di pregiato tè verde ed estratto di limone”. La traduzione italiana sarebbe una miscela… che fa pensare più ad una benzina, quindi fusione credo renda meglio (anche qualora se ne volesse parlare con un cliente/paziente).
A parte la difficoltà linguistica, l’idea della fusione è molto importante nel modello di terapia IFS. Questo concetto si riferisce ad un modo fondamentale in cui il nostro sistema agisce ed interagisce con il sistema esterno. Il nostro Self, che è più uno stato di coscienza inattivo (ovviamente ci sono opinioni diverse al riguardo), si può “fondere” con altre parti del sistema per raggiungere determinati scopi. La fusione (ed il suo opposto, cioè la scissione) sono attività decise dalle parti e non dal Self. Non è il Self che si fonde con una parte, ma è una parte che può decidere di fondersi con il Self e prendere in mano le redini della situazione. Questo accade sempre, sia in situazioni “normali” che non.
Nel caso dei problemi mentali, la terapia IFS usa il termine fusione per spiegare come mai una persona di comporti in un certo modo: “Quando ti arrabbi con un tuo amico, la tua parte di rabbia si fonde con te e ti metti ad urlare”.
La scissione (unblending) a una parte è uno dei passi fondamentali della terapia IFS.
Nota
Il glossario è in continua crescita. Ci sono molte altre parole che vorrei aggiungere e lo faccio non appena ho del tempo libero. Se avete domane o suggerimenti (anche se trovate degli errori di battitura di cui mi scuso in anticipo, ma sono dovuti anche alla dislessia), fatemi sapere!